10 Commenti
apr 18, 2023Messo Mi piace da martino/pietropoli

"L’esperienza è insomma la merce di scambio di una società che non ha realmente più bisogno di niente." -- Mi piace molto come tu sia riuscito a cogliere in una frase semplice ma efficace come questa l'essenza del tempo che stiamo vivendo. Forse un rephrase potrebbe essere una società che non si stupisce più di niente, che va alla ricerca continua di nuove forme emotive che tengano i sensi svegli. E il libro di Jobs è qui vicino a me, in attesa del suo turno (potrebbe aspettare molto, visto l'arretrato di roba da leggere). Ma mi sa che dopo averti letto gli faccio saltare qualche posizione. :)

Expand full comment
apr 18, 2023Messo Mi piace da martino/pietropoli

Il rapporto tra computer e arte mi ricorda anche la presentazione dell’Amiga con Warhol e Blondie, con lui che elabora una foto di lei e i programmatori che sudano freddo ogni volta che usa la funzione secchiello perché era buggata.

Expand full comment
apr 18, 2023Messo Mi piace da martino/pietropoli

Un saggio breve di critica gastronomica, che bello. Dovresti iniziare a scrivere di ristoranti, davvero.

Expand full comment

Grazie per questa newsletter. Credo ci sia del "pasoliniano" in questa riflessione e, per dirla con Pasolini, "è la società del consumo" che trasforma anche l'esperienza in consumo. Ci hanno abituato (o ci siamo abituati da soli) a trasformare tutto in qualcosa che si debba consumare. Ne scrissi qualcosa su una rivista online tempo fa: più facilmente nel mondo occidentale contemporaneo, governato da un particolare nichilismo passivo capace di tritare masse potenzialmente pensanti, trasformandole in un mucchio indefinito di utenti, il cui unico valore è il consumo. Così anche l'arte diventa esperienza da consumare (da distruggere nel suo stesso consumo)

Expand full comment