Bellissimo, Martino. Questa idea del tempo che si ferma di notte è meravigliosa. E scritta magnificamente. “Di notte non ci sono il sole e la sua evoluzione orbitale, le ombre non cambiano (le ombre sono fisse e sono quelle dell’illuminazione notturna, chi cammina in Campo San Polo alle 3 del mattino ritrova la sua stessa ombra di due ore prima). Il tempo è fermo e quindi la notte sospende il suo scorrere, è una tregua, e lei sconfigge la morte o la ritarda. La notte non è la metafora della morte ma, anzi, è la sola capace di sconfiggere la morte, ritardandola al mattino successivo.”. Splendido!
Grazie Silvio! E, come sempre, non avevo minimamente idea di cosa ne sarebbe venuto fuori prima di mettermi a scrivere. Ci capiamo perfettamente, vero? Scrivere è scoprire, sempre di più.
Bellissimo, Martino. Questa idea del tempo che si ferma di notte è meravigliosa. E scritta magnificamente. “Di notte non ci sono il sole e la sua evoluzione orbitale, le ombre non cambiano (le ombre sono fisse e sono quelle dell’illuminazione notturna, chi cammina in Campo San Polo alle 3 del mattino ritrova la sua stessa ombra di due ore prima). Il tempo è fermo e quindi la notte sospende il suo scorrere, è una tregua, e lei sconfigge la morte o la ritarda. La notte non è la metafora della morte ma, anzi, è la sola capace di sconfiggere la morte, ritardandola al mattino successivo.”. Splendido!
Grazie Silvio! E, come sempre, non avevo minimamente idea di cosa ne sarebbe venuto fuori prima di mettermi a scrivere. Ci capiamo perfettamente, vero? Scrivere è scoprire, sempre di più.
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